lunedì 24 marzo 2008

BoratNon dirò "tanto rumore per nulla", ma certo mi viene da pensarlo... Un film strano, a mezza strada tra candid camera e docufilm, che pare possa definirsi mockumentary, ossia documentario che sfotte, ma che - a parte luminosi momenti - lascia perplessi. Il passaggio da situazioni effettivamente live a momenti palesemente fiction è disordinato e invece di entrare in un'oscillazione di fase virtuosa spesso e volentieri annulla i rispettivi effetti in una sensazione generalizzata di fastidio. Sacha Baron Cohen resta ammirevole, per la faccia di bronzo e la sensibilità bastarda che scova ogni microfrattura nel perbenismo ovvio per aprirvi una voragine. Sul format invece c'è parecchio da discutere: il reporter kazako in viaggio negli USA per infilarsi nelle mutandine di Pamela Anderson avrebbe forse potuto fruttare di più con un diverso montaggio e un altro equilibrio di elementi. È cmq un film per palati forti: la rissa col collega kazako e l'inseguimento nudi, lui brandendo un dildo molto particolare, è terribile e memorabile

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