domenica 13 luglio 2008

WantedPrima che qualcun altro me lo faccia notare, no, il fumetto di Wanted non lo conosco! Ed è forse per questo che il film in sé non mi è dispiaciuto, a parte la robusta dose di sospensione di incredulità necessaria per dargli un senso. E non parlo degli spari con l'effetto - oggetto di scene di rara bellezza ed elaborazione computerizzata. La stessa che non credo sia servita per il déshabillé di Angelina, momento di adrenalina infinitamente superiore agli inseguimenti al cardiopalma in auto o alle mattanze a suon di pistolettate Tra l'altro una delle fasi accettabili con maggiore difficoltà è proprio quando il protagonista, James McAvoy, ancora patetico disadattato con crisi di panico e vita di merda, si trova a guidare a 300 all'ora con l'Angelina in questione sdraiata davanti, coperta a stento da una gonnellina svolazzante... A parte queste considerazioni un po' così, registriamo anche la presenza di Morgan Freeman e Terence Stamp, che donano a ogni pellicola quel certoAngelina in azione
non so che, un montaggio al limite dell'infarto e un universo di riferimenti immaginali sempre più debitore a Myst e alla sua versione barocca, la Bussola d'oro. Molto interessante anche la colonna sonora. Una volta aggiornatomi sul fumetto teoricamente all'origineDi nuovo lei del tutto, aggiungerò qualcosa a queste osservazioni. Nel frattempo, per una serata d'azione non è una cattiva idea Ah sì, ci sarebbe anche l'aspetto filosofico del pessimo rapporto della nostra cultura col Fato e con l'incapacità di accettarlo così com'è, appiccicandogli invece addosso delle manipolazioni strumentali e inevitabilmente monetarie. Ma francamente stavolta mi sembrerebbe di stiracchiare un po' troppo le interpretazioni: il tema, dal regista Timur Bekmambetov, viene trattato un tantino a scappar via, come un alibi intellettuale più che come qualcosa con cui sarebbe il caso di misurarsi seriamente.

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