sabato 6 maggio 2006

Da un'intervista ad André Glucksmann (L'espresso 14, 2006, p. 139), filosofo di cui non condivido molte posizioni, ma ammiro il coraggio intellettuale:

D: Con "Une rage d'enfant" vuole dare le chiavi di lettura del suo pensiero?
R: Sì, le mie prime collere mi hanno fatto scivolare nella filosofia. Proprio del filosofo è conoscere se stesso, ma conoscere se stesso non significa ammirarsi, non è coltivare il narcisismo, ma chiedersi chi e cosa attorno a te e dentro di te è all'origine della catastrofe. Questa è la chiave di una filosofia, che è la mia, ma è anche quella che difende Socrate e che non difende sempre Platone. Nel mito della caverna si passa dalla notte alla luce, ma io credo che, al contrario, proprio della filosofia sia passare dalla falsa luce, dall'opinione, dai buoni sentimenti, alla capacità di vedere il nero dell'animo umano, della propria anima e della situazione generale.

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