domenica 10 dicembre 2006

Kiefer Sutherland aka Jack Bauer
Beh, che dire! Alla fine ci arrivo, visto che ho ricontrollato e non ho trovato tracce di 24 nel blog, cosa comprensibile visto che eravamo orfani di Jack Bauer da prima che cominciasse e che in effetti la terza serie con cui ci eravamo lasciati non era stata la migliore. Ci arrivo e ci arrivo stranito, come accade spesso lungo le ore che scandiscono le giornate più lunghe della sua vita. La cagione è di norma l'insolito affollarsi di imbecilli "al posto sbagliato nel momento sbagliato", in quei posti dove ti aspetteresti di veder rifulgere la potenza e l'efficacia della nazione leader del mondo. Bah Non credo di dover dire di che si tratta: una delle migliori serie che la storia della TV ricordi, al momento della prima uscita ciò che si dice "innovativo". Il problema, come sempre, è riuscire ad essere all'altezza anche dopo. Le prime due stagioni sono andate bene, la terza era talmente zeppa di tutto da essere ridicola. Questa... Checché ne dica il buon Dorax, dal punto di vista della scrittura, secondo me è un netto migioramento sulla precedente, anche se in effetti il piano dei cattivi è un po' troppo arzigogolato per essere vero e, soprattutto, si basa su coincidenze secondo me imprevedibili. Anyway, quello che colpisce è lo spostarsi della complicazione dalla trama esteriore ai rapporti interpersonali, cosa che dovrebbe solleticare le mie capacità predittive, se non fosse che - essendo gli scrittori americani (e sadici, bisogna ammettere!) - il loro maneggiare le relazioni tra persone è un tantino grossolano e diventa snervante. Ecchediamine!!! Siamo nel CTU, l'unità scelta antiterrorismo, abbiamo davanti la peggior emergenza nucleare immaginabile e tutti litigano con tutti, per le ragioni più stupide e inopportune del mondo? Gelosie sentimentali e professionali, stupori ipocriti e ribaltamenti di rapporti consolidati, ubbie etiche da dare le capocciate al muro e in mezzo lui, l'eroe tragico del XXI secolo, l'unico apparentemente in grado di ricordarsi la distinzione tra persona e ruolo e comportarsi di conseguenza, pagandole tutte - le conseguenze, dico *sigh* - fino alla fine. Certo, siamo di fronte alla personificazione del fine che giustifica i mezzi, ma siamo anche in quattro giorni in cui non c'è norma che tenga, i prezzi da pagare per osservare i protocolli sono semplicemente troppo alti e qualcuno deve farsi carico di scelte parecchio scomode. Non so quanta simpatia Jack Bauer incontri sul Web (certo, ci sono siti esilaranti) perché, sebbene possa "rompere chiunque e qualsiasi cosa, ma romperà prima il protocollo", è e resta un uomo delle istituzioni, quello che va vicino alle lacrime quando abbattono l'Air Force One, non quando gli muore la moglie o la nuova fidanzata lo schiaffeggia urlandogli in faccia il suo odio (altro fenomeno, quella ). Quello che gli tocca tutto sommato gli sta bene, perché sarà pure sovrumano, ma dover dipendere da uno come lui secca parecchio *grin*
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