martedì 26 dicembre 2006

Romeo + GiuliettaEppure stavolta mi era quasi sembrato che... Invece niente, tutto uguale, nessun colpo di scena in compenso una versione di grande impatto visuale, che mi conferma nel giudicare Baz Luhrmann uno dei pochi pazzi visionari di genio rimasti in circolazione, e di grandissimo ritmo. Personaggi ossimorici, dove i versi del Sommo Poeta () si sposano con look del tutto improponibili, come nel buon Mercuzio, nel ruolo del quale Harold Perrineau si riscatta ex ante della parte insopportabile che recita in Lost: ragazzi, è veramente uno spettacolo! Mises allucinanti e versi quasi scandalosi da quanto sono immortali, come il celeberrimo "Romeo, Romeo" della scena del balcone trapiantata a Verona (Venice) Beach, nella cornice di un patio pacchiano con piscina, o il dibattito sull'amore tra Leo (oramai siamo amici *grin*) e suo cugino con i capelli arancioni. E poi le armi: per quanto onnipresenti, basta dare loro uno sguardo, ai dettagli dell'ornamento, ai nomi amorevolmente incisi, per capire quanto anche una maledetta pistola possa essere tante cose - pensare a Tarantino per capirci. Guardandolo ridevo da solo e pensavo "adorabilmente barocco" e alla fine, sulla ripresa dall'alto degli amanti suicidati, me ne sono convinto definitivamente: stuoli di candele, croci mortuarie in neon azzurro e un catafalco di stoffe e pizzi da Madonna di Pompei: credo proprio che oggi gli esteti barocchi ragionerebbero così e che il kitsch, a volte, sia un concetto superato. Solo a volte, purtroppo.

Nessun commento:

Posta un commento