sabato 19 maggio 2007

Nulla è abbastanza per l'uomo per cui abbastanza è troppo poco.

Epicuro


Avevo in mente di aggiungere questo asterisco alla collana di aforismi altrui prima di vedere il film di questa sera, ma dopo la visione mi è sembrato che costituisse l'epitaffio perfetto per la banda dellaRomanzo criminale Magliana, almeno per come la presenta Michele Placido in questa ricostruzione romanzata (di quelli veri dovrebbero averne arrestato o ammazzato un altro proprio oggi). Un altro colpo a favore del cinema italiano, anche se visto con un po' di ritardo, dove molti dei "giovani" mostrano di essere cresciuti, e anche bene: Kim Rossi Stuart riesce finalmente a sfumare la follia che nei suoi primi ruoli interpretava con intensità preoccupante, Pierfrancesco Favino è molto convincente, come anche Claudio Santamaria, e Stefano Accorsi forse è un po' troppo stridulo, ma meno etereo e narciso del solito. Splendida Patrizia/Anna Mouglalis, anche se il feeling col commissario mi sembra una delle parti meno convincenti della trama. È pur vero che rientra in uno dei sottotesti, quello per cui ognuno ha il suo tallone d'Achille, i buoni e i cattivi, i burattini e i Mangiafuoco; uno dei sottotesti forse meno evidenti, in un lavoro che è l'ennesima catarsi italica, il lavacro negli anni di piombo e nelle tante pagine oscure della nostra storia recente, girato però con mestiere, con ritmo e attraverso una chiave di lettura originale e tristemente verosimile. L'ennesima caterva di ricordi, lo stupore di rivedere i miei giorni e trovarli al tempo stesso attuali e lontani, come i ricordi di qualcun altro. Il giorno della strage di Bologna si era appena tornati dalle vacanze, in val d'Aosta, e fu un trauma, con tutta la novità e l'ingenuità di un giovane per il quale il sequestro Moro era stato quasi un'avventura, vista con gli occhi dei movimenti fine anni '70. Se ci penso ora, con il rosario di morti ed esplosioni che fa il verso alla cronaca, non mi riconosco. E non lo dico con piacere.
Anna Mouglalis in Romanzo criminale
Ad ogni buon conto, per riprendere la citazione in apertura e concludere, la storia di questa banda, oltre ad essere un eccellente filo rosso per ripercorrere gli ultimi decenni, è lo specchio dell'hybris che affligge tutte le società che hanno optato per un approccio economico, se non addirittura dell'intero genere umano. Lo sfascio del traffico di cocaina a Roma ricorda un po' troppo altri sfasci... Che il colonnello che si sfila in punta di piedi, non prima di aver fatto ammazzare il Freddo, non avesse tutti i torti con le sue fosche previsioni?

Nessun commento:

Posta un commento