domenica 5 giugno 2005

Prendo spunto da un commento di Gianluca per cercare di chiarirmi le idee. Quel che chiamiamo "arte" è un'esperienza complessa, in parte razionale, in parte estetico-emozionale Ed è questo, credo, che lui intende quando parla del fatto che "l'opera è un vero e proprio linguaggio, una parola che traduce il modo di vedere la realtà o l'irrealtà dell'artista, ma è anche fonte di sensazioni nel fruitore..."

Il problema oggi sta proprio in questa articolazione complessa dell'esperienza che molti degli "artisti" - preda dell'ormai familiare riduzionismo occidentale - hanno del tutto dimenticato. Davanti a moltissime opere contemporanee non ci sono sensazioni, se non l'interrogarsi su "cosa avrà voluto dire?" che è segno certo dell'assenza d'arte in ciò che si sta guardando. Una collezione di strisce di pneumatico appese in fogge vagamente antropomorfe o la sequenza di Fibonacci in numeri di neon possono incuriosire, ma sul piano prerazionale non esistono, non hanno vibrazioni di alcun genere. Non resta che tentare di ricostruire il percorso - di norma contorto ad arte *grin* - seguito dall'autore per assemblarle. E in questo assemblare concettuale manca anche qualunque ruolo materiale dell'artista. La sostanza dell'opera d'arte e il gesto che ne è sempre stato alla base sono scomparsi, fagocitati dal solipsismo della ragione.

3 commenti:

  1. Ci sono due aspetti rispetto alle più che giuste note che porta avanti che mi preme sottolineare. Osservando Munch al Vittoriano, dove c'erano tutti i quadri dello stesso a forza, ed a fronte di 9 euro di biglietto il commento portava solamente a vedere il lato "tecnico" dell'opera (fatta così e così niente contestualizzazione storica), ho intuito che ormai l'arte oltre a fare trendy e massificata DEVE essere banale. Se in TV è il trionfo del niente, delle puppe, dei culi e dei videofonini, perchè io artista mi devo sbattere per cercare "oltre" od avere qualcosa da dire. Esaltiamo il banale, l'ovvio, il quasi strano ed il quasi contenuto. Mettiamo su un vernissage ed un buon ufficio stampa ed i giochi sono fatti!

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  2. Almeno nei nostri blog vogliamo fingere che si possa fare qualcosa a modino pls? *grin* La ricetta per il successo nel mondo di oggi la sanno cani e porci, non vale neanche più la pena di starci a perder tempo: basta non avere problemi a incontrarsi nello specchio tutte le mattine...

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  3. Mi scusi non ho tempo per rispondere. Mi attendono in CDA, devo decidere dell'importazione di mais genomico cinese. Contatti la mia segretaria stagista inter-anale per un appuntamento nel sushi locale. A presto.



    Per inciso, Nip/Tuck ho preso i DVD originali. E con perfetta simmetria con i contenuti - LE COSE BELLE SI PAGANO - se ne sono andati via 70 e passa euro. Il mio personaggio preferito è e rimane Escobar tatuato e nudo che riceve fottendo e senza smettere di fottere il povero dott.McNamara nel penultimo episodio.

    Voglio essere così da grande (come mamma? sono già vecchio? devo trovarmi un lavoro vero e smettere di comprare dvd? passerà mamma, passerà ...)

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