mercoledì 1 giugno 2005

Ripenso il tuo sorriso, ed è per me un'acqua limpida
scorta per avventura tra le petraie d'un greto,
esiguo specchio in cui guardi un'ellera i suoi corimbi;
e su tutto l'abbraccio d'un bianco cielo quieto.

Codesto è il mio ricordo; non saprei dire, o lontano,
se dal tuo volto s'esprime libera un'anima ingenua,
o vero tu sei dei raminghi che il male del mondo estenua
e recano il loro soffrire con sé come un talismano.

Ma questo posso dirti, che la tua pensata effigie
sommerge i crucci estrosi in un'ondata di calma,
e che il tuo aspetto s'insinua nella mia memoria grigia
schietto come la cima d'una giovinetta palma...

Credo che sia una delle più belle poesie che io abbia letto in vita mia. In ossequio allo spirito del blog, non ricordo più perché mi è tornata in mente né quando, ma visto che mi è stato fatto notare che ultimamente mi sono limitato un po' troppo ai film, ho pensato di trascriverla comunque. D'altronde non credo abbia bisogno di alcun commento o motivo al di là di se stessa...

3 commenti:

  1. Curioso... giorni fa in pausa pranzo, dopo un giramento di scatole notevole per lavoro ed altro, l'ho letta su un blog che ho segnato tra i preferiti e mi sono poi dimenticata di linkare... Mi ha commossa...

    http://dulceluna.splinder.com/tag/poesie


    Dove sono questi poeti? Possibile che la nostra società non permetta più ad anime come quella di Montale di esprimersi e condividere capolavori come questo?

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  2. Finchè qualcuno se ne ricorderà, e la condividerà con altri... c'è speranza!!!

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  3. Non condivido niente...

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