lunedì 4 luglio 2005

Quello che mi rattrista di più è che, quando assisto alla vergogna cui omuncoli assortiti espongono l'immagine dell'Italia all'estero, a una prima fase di furia ne segue una tetra in cui mi rendo conto che dar la colpa a loro è ipocrita: quella è l'Italia e volente o nolente ci son dentro fino al collo. L'Italia delle battute da trivio e dei regali da cravattaro di Berlusconi, della vacuità boriosa da pennivendolo cattedratico di Pera, della perenne sottomissione agli squali della Curia...

Povera patria! Schiacciata dagli abusi del potere
di gente infame, che non sa cos'è il pudore,
si credono potenti e gli va bene quello che fanno;
e tutto gli appartiene.
Tra i governanti, quanti perfetti e inutili buffoni!
Questo paese è devastato dal dolore...
ma non vi danno un po' di dispiacere
quei corpi in terra senza più calore?
Non cambierà, non cambierà
no cambierà, forse cambierà.
Ma come scusare le iene negli stadi e quelle dei giornali?
Nel fango affonda lo stivale dei maiali.
Me ne vergogno un poco, e mi fa male
vedere un uomo come un animale.
Non cambierà, non cambierà
sì che cambierà, vedrai che cambierà.
Voglio sperare che il mondo torni a quote più normali
che possa contemplare il cielo e i fiori,
che non si parli più di dittature
se avremo ancora un po' da vivere...
La primavera intanto tarda ad arrivare.

1 commento:

  1. non cambierà perchè è già cambiato... non si torna sui nostri passi come non lo fa l'acqua del fiume, si va avanti ed ogni cosa che accade è qualcosa che sposta di poco la rotta ma la sposta comunque ed una volta spostata non torna indietro.

    Quello che succede entra a far parte del nostro bagaglio ed il prossimo cambiamento ne dovrà tenere conto... potremmo dire che l'entropia deve necessariamente aumentare... ma si siamo ottimisti, diciamo che tanto prima o poi il nostro solo si trasformerà in una super nova... a quel punto le cose cambieranno in meglio....

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