lunedì 25 agosto 2008

Il palazzo vescovile di GaudìSe a Hospital la posta oggi apriva all'una de la tarde, qui ad Astorga... non apre proprio *grrrr* E' fiesta grande, la settimana della feria della città che culmina, sabato, con il Giorno Romano, in cui Astorga rievoca gli antichi fasti e chiude in bellezza con una cena sui triclini con menu dell'epoca. Roba da matti! Sono molto più affezionati alla romanità qui che non noi a Roma *sigh* e dire che una bella cena sul triclinio ogni tanto ci starebbe benissimo: uro cotto nel miele, quaglie farcite... Mica come oggi a pranzo che sbadatamente siamo incappati in due versioni di black pudding, buone per carità ma pare un fatto apposta che ogni volta che vado all'estero finisco a mangiare sanguinaccio e frattaglie varie comunque, oggi una ventina di chilometri in gran parte su sentieri splendidi. E quando dico sentieri intendo proprio sentieri, non i rettilinei noiosissimi trovati nei giorni scorsi. Riflettevo: il camminare diritto è il meno adatto all'essere umano, è monotono, estraniante; credo si possa dire lo stesso del pensiero, con buona pace di Cartesio, rimettendo in auge la splendida idea di Rella dell'arabesco. Svolte, curve, scomparse, panorami che affiorano lentamente o attraverso i rami: questo è camminare Perché, anche se può non sembrare, camminare è un'arte, non è semplicemente mettere un piede davanti all'altro nel minor tempo possibile. C'è da accordarsi con l'atmosfera, con lo scenario, con lo spirito dei luoghi; da sentire il corpo e cercare di non chiedere troppo, così, tanto per non arrivare maciullato o in condizioni pietose. Comunque, domani sarò alla posta alle 8, poi andrò a vedere il palazzo di Gaudì qui sopra, oggi chiuso perché lunedì - giuro, non ci si crede! - e poi farò il portoghese in Spagna e prenderò un bel pullman per recuperare un paio di tappe e prepararmi alla lunga tirata finale. Hasta luego

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