venerdì 27 gennaio 2006

LeonTanto per cominciare una nota di colore: io A-D-O-R-O Jean Reno e in seconda battuta ho una memoria filmica che fa acqua da tutte le parti. Le due cose potrebbero non apparire connesse, se non fosse che della mia prima visione di questo film non ricordavo assolutamente nulla, cosa peculiare visto il protagonista... Mah, saranno cose che capitano! Cmq devo ammettere che la faccenda ha un pregio: il piacere della scoperta, unito ai soliti accostamenti ex post: La piccola Natalie Portman, a 12 anni già in odore di Closer ; uno strepitoso e schizzatissimo Gary Oldman; un viso da serial come Michael Badalucco (avvistamento professional dovuto a Pam :o), ora in The Practice. E se posso dire, chissenefrega se in effetti la storia non sta in piedi neanche col nastro adesivo e i personaggi sembrano quelli di un fumetto, privi di storia se non a sprazzi! In questo caso il film è al di là della logica narrativa: è nella sua logica, assoluto da preoccupazioni di coerenza o di morale, aperto verso il racconto grafico (che fumetto dopotutto è démodé) e il teatro dell'assurdo. Leon beve solo latte, passa la giornata a curare una pianta insulsa e a fare addominali tra una missione e l'altra, e allora? Te ne accorgi solo alla fine e trovi, per di più, che sia una circostanza che ti assolve da rischi di identificazione o complesse analisi introspettive. Perché mai dovresti voler essere come uno che trasloca in tempo reale, non ha ammennicoli di sorta cui dire addio (tranne la pianta!), sarebbe potenzialmente ricco, se gliene importasse qualcosa e non sa chi è Madonna? O no? *grin*

4 commenti:

  1. ...quale migliore occasione per tornare nuovamente al mondo del blog?!?:o)

    Il'nome caxxuto' è stato per lungo tempo una massima adolescenziale...ah!quando si dice che i giovani d'oggi non hanno più valori:o)

    Comunque...tanto per dire sempre le stesse cose, uno sguardo alla colonna sonora non è disdicevole. La scelta di 'shape of my heart', prima acustica e poi nella versione a tutti nota, è a coronamento di un lavoro surreale e, anche per questo, molto gradito.

    Una domanda,prof: Reno lo adora anche nel film di benigni, la tigre e la neve?...no, perché io lì adoro il momento in cui s'impicca...:o/


    E con questo, mi ritiro.

    A presto prof...e bentrovato!!

    Eleonora.

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  2. Non l'ho ancora visto *grin* è un periodo che Benigni lo reggo solo in pillole, ma probabilmente per colpa mia :o) Bentrovata a te!

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  3. Ora, in un periodo in cui puoi sparare con lo stinger al postino in virtù del nostro beneamato Postino, è liberatorio vedere Renò massacrare la SWAT fuori dalla porta, casomai i tizi vestiti di nero vengano a bussare contemporaneamente alla nostra porta e finestra per farci pagare l'imposta comunale sulla spazzatura.

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  4. C'è chi vive peggio...vedi Ippi!!



    Ste

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