domenica 8 gennaio 2006

Million Dollar BabyUn grande film. Scarno ed essenziale come un ciottolo di fiume. Elegante, costellato da interpretazioni magistrali, schivo davanti all'uso facile e diffuso delle sequenze da lacrime - quando pure potrebbe ricorrervi senza alcuna difficoltà - riesce a narrare una storia inattuale per chi ancora ha voglia di sentirne. Una storia di passione, di sacrificio, di abnegazione, di dignità nascosta in una palestra scrostata, tra quelli che uno sguardo affrettato giudicherebbe relitti umani. Eastwood è un bell'esempio di quello che Hillman chiama "carattere", l'esito complesso di un percorso lungo una vita, accettato nella sua difficoltà e ricchezza come le rughe profonde che porta sul viso. E questa è una storia di Bildung piallata all'osso da tutte le cazzate che si possono dire in proposito, molto al di là della figura della "occasione della vita", che pure affiora a tratti. È la storia di una chiamata e delle sue conseguenze, di una porta aperta e di quello che c'è dietro, senza colpa per nessuno, perché né l'allenatore, né l'atleta sono i protagonisti, ma sono i segni del demone. Ed è proprio l'adempimento della chiamata che permette alla campionessa infranta di andarsene serena e in pace, pur nella rovina, e le dà pieno diritto di invocare una fine degna per un'avventura che lo è stata. Il tema dell'eutanasia è affrontato con lo stile di tutto il film e dell'uomo, ma resta un grido, che chiede dignità contro il mito miope cui è sufficiente vedere un corpo che respira per vedere la vita!

5 commenti:

  1. caro professore sono un suo studente del primo anno! questo messaggio solo per dirle che lei è il migliore di tutti... uomo di cultura e dalla penna sopraffina! non so perchè sto scrivendo queste cose, ma mi sento di dirgliele. Aveva ragione lei prof sul discorso degli sms, chat, blog e sul loro successo! Dire delle cose a qualcuno senza affrontarlo è molto più semplice. Ecco.. questo è il mio caso. Lo so che si metterà a ridere non appena leggerà questo incomprensibile messaggio ma sono sicuro che dall'alto della sua esperienza saprà leggere cosa passa nella mia testa. Grazie per tutte le ore passate a lezione e le emozioni che riesce a trasmetterci.

    INCANTEVOLE!

    Anonimo(Foligno)

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  2. ... e con questo, Signor Professore, la prossima volta che si lamenta dei Suoi studenti le facciamo lo shampoo... ,-***

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  3. In effetti, se non l'ha scritto sotto effetto di stupefacenti o dopo aver ingerito indecorose quantità di alcool, è una gran bella lettura, molto lusinghiera :o)))

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  4. No. Niente stupefacenti o alcool, sono convinta.

    ...ma...mi sorge un dubbio...

    avesse sbagliato corso?:o)))


    Tadmor che non si è loggata:o)

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  5. stia calmo prof... era sotto l'effetto di tutto l'assumibile....

    Piuttosto la figura che emerge dall'interpretazione di clint e. mi riporta alla mente l'altrettanto "scarna" figura di Bronco Billy, interpretata dallo stesso attore.

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