lunedì 16 gennaio 2006

Ora, per [Canetti] una delle caratteristiche della massa è che esacerba la potenzialità di ogni individuo di metamorfosarsi. La metamorfosi è essenzialmente la possibilità "di trasformarsi in ogni cosa" o di "trasformare tutte le cose". Atteggiamento magico se ve n'è uno, particolarmente pertinente per comprendere le diverse metamorfosi che hanno luogo negli affollamenti sportivi, musicali, religiosi o politici. Così, imitando l'altro, entro in comunione con l'entità collettiva di cui sono parte e con l'universo del quale, insieme, si rimette mimeticamente in scena la creazione. Vi è senz'altro una "potenza", nella massa, che supera l'individuo e lo rende membro di un "genius" collettivo, genio che, al modo della divinità, crea la società nel suo ambiente naturale e sociale.

M. Maffesoli, La transfiguration du politique, Paris, La table ronde, 2002, pp. 220-221.

Quasi non vale la pena di sottolineare come questo passaggio maffesoliano leghi le ultime cose che ho postato in un'ulteriore dimensione di significato e di riflessione. Anche l'antica angelologia conosce gerarchie di angeli e diversi livelli d'essere e l'affiorare ricorsivo di un termine ne tradisce il bisogno e il potenziale esplicativo...

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