domenica 21 agosto 2005

Guida galattica per autostoppistiEbbene sì, dopo quasi trent'anni l'ho visto e ne ho goduto Un Sam Rockwell memorabile nei panni dell'estremo Zaphod Beeblebrox, il presidente della galassia che ruba l'unica astronave dotata di motore ad improbabilità infinita, assieme ad altri tre eroi e una nutrita schiera di comprimari d'eccezione - John Malkovich sempre magistrale e Bill Nighy come Slartibartfast - sono usciti sugli scudi da una prova ad alto rischio: la trascrizione cinematografica del capolavoro di Douglas Adams - che spero stia discutendo con Dio dei suoi numerosi errori (di Dio, dico ) e del misterioso 42 - Guida galattica per autostoppisti, uno dei libri che ha venduto di più nella storia, anche se qui in provincia Italia non lo sanno in molti. Ho cominciato questo blog nel segno di Douglas Adams, poi ha preso un'altra piega, non so se migliore o peggiore, ma è certo che adesso avrei bisogno di un sito ad hoc per infilare tutte le sue perle che mi vengono in mente... Non a caso anche Imdb, cercando le battute migliori del film, ha trascritto quasi tutta la sceneggiatura *grin*
MarvinAlcune cose però non posso non citarle, come ad esempio il capolavoro qui a fianco, Marvin the Paranoid Android, costretto ad andare a prendere la gente nella stiva pur avendo una vera personalità di persona e un cervello grande quanto un pianeta. Oppure la splendida astronave che
al momento delle transizioni diventa un po' qualunque cosa, da un gomitolo di lana a un vaso di petunie a un divano, tirandosi dietro i malcapitati viaggiatori! Mi riservo di ripostare tra qualche giorno con una scansione della scritta originale "DON'T PANIC" della prima edizione del
Astronave di Zaphodlibro, attualmente in prestito alla MaleS - ciao - ma volevo in ultimo menzionare i titoli di testa e la splendida sequenza dei delfini, ottima scelta di regia e omaggio alla vocazione naturalista dell'autore. Vuole la storia che i delfini fossero da tempo al corrente della distruzione ventura della terra, ma tutti i loro tentativi di avvisare gli uomini erano stati scambiati per tripli salti mortali fischiettando l'inno americano. I simpatici cetacei hanno così provveduto a lasciare la terra con i propri mezzi e il loro ultimo messaggio a quella che si credeva l'unica razza intelligente del pianeta dice: "So long, and thanks for all the fish"

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