lunedì 8 agosto 2005

Eggià, le vacanze possono andar bene o male, ma hanno tutte un difetto inevadibile: finiscono Ci si ritrova pertanto alle prese con le solite routine (per carità rassicuranti, ma delle quali si sarebbe fatto volentieri a meno per un altro paio d'anni!) e si cerca di rimettersi in carreggiata. Visto che questo dovrebbe essere un diario, credo che devolverò qualche post alle vacanze difettose (perché finite, naturalmente ) appena trascorse. Prima di affrontare aspetti più turistico-sportivi, tuttavia, una raffica di film che non sono riuscito a risparmiarmi, così, tanto per riprendere la mano...
Continuando con la serie delle libere ispirazioni a fumetti storici, questo qui non poteva mancare e tutto sommato credo non sia venuto neanche malaccio. A me Vincent Cassel sta simpatico e, sebbene forse un po' troppo spaesato, mi è parso convincente. Gli effetti speciali del trip mescalinico sono notevoli, mentre non è molto chiaro come si risolva l'antico odio che serpeggia e struttura il film. Dovrei dire "questione di ka" trovandomi ancora immerso nella Torre Nera di Stephen King, ma dato che sono a Wizard and Glass soprassiederò in omaggio a Susan Delgado Tutt'altro dire invece
per questa terribile bufala dispensata da Sky in clima vacanziero, quando trovare qualcosa di decente in TV si fa difficile, pur con le eccezioni di cui sto per parlare. Sei idioti partecipano a un reality show (mi pare un'aggettivazione tautologica, in effetti...) nella tana del lupo, il quale senza alcun motivo sensato è lì anche lui e ne fa strage, riuscendo per l'ennesima volta a non defungere, preparando così il terreno a un ulteriore sequel, che a questo punto sconsiglio caldamente.
Infine, in una lunga serata che anticipava già il ritorno ai vecchi ritmi di consumo mediatico (sigh, ieri sera, e c'era una tramontana fantastica!) il confronto con le istanze autocolpevolizzanti di Veronica Guerin, il modo di Sky di farsi perdonare tutte le cazzate che sta sparando in questi giorni. In primis, trovo che Cate Blanchett sia splendida e veramente molto, molto brava. Il film in qualche modo risente di questo mio pregiudizio, forse è un po' freddo e prevedibile, ma - credo - merita di esser visto. E soprattutto merita riflessione la domanda: cosa avrei fatto io? Scelto la strada delle responsabilità verso gli affetti oppure non avrei saputo girarmi dall'altra parte, nonostante pestaggi e ferimenti? Dov'è a volte il confine tra pubblico e privato, nella coscienza? Questa domanda è più che sufficiente a raccomandarne la visione.

3 commenti:

  1. Sarò impopolare... ma non ci si sposa e non si mettono al mondo figli se poi si decide di poter disporre della propria esistena come se questi non esistessero...

    LaMales che non è riuscita a loggarsi...

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  2. ... errata corrige...

    esistenZa

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  3. Bentornata al mondo dei vivi Bloggers Males!

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