domenica 22 maggio 2005

Opinioni diverse sul film della serata. Accedo senza difficoltà all'evidenziatura di sottotrame di scarsa pertinenza e nessuno sviluppo e forse di una certa frammentarietà. Devo dire però che la gran parte delle regie attuali è molto più scomposta e disassemblata di questa e che, nel complesso, è stata un'esperienza interessante. Lavoro di William Friedkin del 1986, questo poliziesco ha già l'intuizione di quello che sarà, ma rappresenta comunque uno stato anteriore che tendiamo a dimenticare: tempi di regia rapidi quanto necessario, ma capaci anche di fermarsi su una coppia di rapaci in volo o su qualcosa più di 5 secondi di un balletto off Broadway, attori che quando scopano sono nudi e non in maglietta o avvolti da improbabili, vittoriane lenzuola, scontri fisici realistici, con cazzate, sofferenza e pochi colpi cattivi. A completare un cast di buoni attori tutti giovani, Willem Dafoe, John Turturro e, per seguire la tradizione degli avvistamenti, William L. Petersen, poi Gil Grissom in CSI, sin da allora assolutamente impedito nel camminare in modo decoroso
Ah dimenticavo: i buoni non sono buoni, anche se i cattivi sì e non c'è uno straccio di lieto fine, neanche per i personaggi secondari!

1 commento:

  1. Il problema, secondo me, è proprio questo: per dare un minimo di spessore" alla storia l'hanno farcita di sviluppi paralleli dei quali poi sembra non abbiano saputo cosa fare.

    Li lasciano lì, che a tratti interrompono, e secondo me disturbano, il filone principale.

    Sul resto del post nulla da dire, sono d'accordo. Ma, a parte stupirmi di quanto fossero stati giovani alcuni attori ormai molto noti (la goffa camminata di Grissom è incredibilmente riconoscibile), non posso certo classificarlo tra i film che non dimenticherò.

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