venerdì 27 maggio 2005

Una piccola botta di nostalgia, unita all'esigenza di non stare a pensarci troppo su, ed ecco che dopo l'ultimo capitolo del prequel ti viene voglia della real thing e arrivi ad affittare la cassetta, perché nessuno si è preso il disturbo di mettere il dvd tra i titoli a noleggio *sigh* O tempora o mores Un bel tuffo nel passato di quelli seri - quasi trent'anni - e l'impossibilità di non apprezzare il sogno di Lucas... C'è sempre qualcosa di più in strade così lunghe da percorrere, come Il signore degli Anelli o la saga della Torre nera: qualcosa al limite dell'ossessione o dell'illuminazione, che chiama rispetto, nonostante le palle che ti può rompere o gli anni che aspetti per vedere il capolinea.
Ed è un capolinea illusorio, per alcuni. Diventa atmosfera, sogno, forma della percezione. Anche in minore, come il rantolo del cattivone o "la Forza sia con te" qui. O come la Terra di Mezzo lì, per i cui sentieri varrebbe tanto la pena smarrirsi...

1 commento:

  1. E' la sottile linea di illusione che corre tra "progetto" e "sogno", tra "visionarietà" e "follia" che ti rendono piacevoli opere come questa, come il S.D.A. . E a ben pensarci è proprio necessario ricordare che hanno avuto lo stesso percorso come opere letterarie, visuali o quello che siano di robe quali "L'epopea di Gilgamesh", "L'Iliade e L'Odissea", o "La Divina Commedia". Sono sacrilego ? Forse... ma erano Kolossal anche quelli, perchè parlavano solo velatamente dei tempi che correvano ed avevano una visionarietà forse maggiore. Ed anche perchè di questi due secoli di cui siamo a cavallo, forse più violenti ma sicuramente meno inquieti, è forse un'eredità che ben ci rappresenta.

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