domenica 17 aprile 2005

Beati gli integralisti, i fanatici, i senza-dubbio, i sicurissimi di sé, e in una parola sola beati i presuntuosi: abolendo la dialettica, decapitando i problemi, possono vivere autocompiacendosi delle loro scintillanti certezze. Il Corriere riporta il pensiero di Oriana Fallaci sulla fine di Terry Schiavo, il cui culmine è questo prezioso concetto: "allora tanto vale ammazzare i cittadini inutili, gli handicappati, il nonno novantenne a letto col femore rotto". Mi è tornato in mente quando, durante la campagna sul divorzio, i più animosi attivisti cattolici spiegavano alle anime semplici che la nuova legge avrebbe distrutto ogni famiglia, premiato i dissoluti e gli adulteri, favorito ogni sfrenatezza sessuale.  Si usarono parole terrifiche ma per fortuna ridicole, paventando mostruosità e soprusi poi mai avvenuti.  Ugualmente ridicolo è paventare la strage dei nonni e la soluzione finale per i disabili come conseguenza  della decisione di staccare la spina a un corpo in stato vegetativo. Ma già, Fallaci (come spiega il Corriere) è "provocatoria", e dice le cose "provocatoriamente". La provocatorietà è un grande comfort intellettuale: permette a chiunque di dire qualunque cosa senza attinenza alcuna con la realtà, e nel caso in questione senza alcun rispetto per il dolore, la morte e la pietà.

Michele Serra, L'amaca, in La Repubblica, 15/04/2005, p. 18.

10 commenti:

  1. Interessante questo nuovo concetto di provocatorietà... dovrò adottarlo per ammantare di serietà intellettuale le troppe c.....e che dico.

    ... non saprei quanto... si! e io ci stò anche a ragionare... ma professore parla della Fallaci... rendiamoci conto.

    A Livorno si suole dire (e mi perdoni la franchezza) che se il mondo fosse un ...diciamo... deretano la Fallaci sarebbe il b..

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  2. A Ospedalicchio si dice:

    'Essere stolto (eufemismo) è un diritto, ma tu (Oriana) ne abusi";o)



    Si può pretendere qualcosa da una 'donna' che, in totale accordo con Ferrara - e già questo basterebbe a qualificarla..- distingue il coma dallo stato vegetativo, utilizzando la metafora dell'albero di Natale per spiegare come Terri si illuminava alle carezze della madre?!?

    E ho detto tutto!


    Prof, però non vale che una si sveglia la mattina e la prima immagine che le si propone è la testa della Fallaci!

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  3. Mi piace l'idea di essere una forma di buongiorno :o) Lo terrò presente per i prossimi post. Cmq quello che mi importava, più della Fallaci, era la parte sui troppo sicuri di sé *grin* Di questi tempi è meglio ribadire certi concetti...

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  4. si o no.... certo ma è solo un indice di qualcosa che si è logorato o cambiato (e non parlo di divrzio o di qualche altro caso attinente all'1-0...) dico solo che parlare di un si o un no, benchè sicuramente molto importante e comunque indice a cui ancorare una riflessione, ha poco senso se cerchi un parallelismo con modifiche che hanno cominciato il loro agire nella notte dei tempi...

    Tutto va verso una direzione.. poi ad un certo punto ce ne rendiamo conto con un si o con un no...


    Si è vero che gli studenti della famosa scuola del 22 affrontano così anche il matrimonio... ma è anche vero -prendendo spunto da un titolo di un film- che "...non si uccidono così anche i cavalli?". Non voglio difendere nessuno ma nella scala delle priorità il matrimonio si vede superare in staccata da altre cose che preoccupano un po' di più... sicurezza nel lavoro etc..


    Si potremmo anche avviare una discussione di grande respiro su.. il lavoro c'è per chi è in bravo.. oppure è colpa anche del condono culturale... si si ma tanto così è la colpa porta a poco. Lo stato dei fatti e capire quali altri danni potranno accadere prima di riuscire a gurdarsi intorno con occhi differenti, quanti altri si o no.?

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  5. Un'infinità, ed il prof. lo insegna.

    Il mio era una sorta di appunto all'essere sempre troppo categorico di alcuni, nello specifico di Fabio, che poi si deve in qualche modo smentire. Non ha torto affatto in ciò che sostiene, ma il modo di porlo spesso non lascia spazio ad obiezioni.

    I cattolici del '74 hanno ecceduto portando avanti una battaglia terroristica, ma alla luce dei fatti hanno solo peccato di chiaroveggenza. Che poi fosse inevitabile, giusto e chi più ne ha più ne metta è un altro discorso.

    La regola del 'sì e no' comunque è necessaria, le sfumature e l'interpretazione stanno al giudizio di chi ne ha, per chi non ne ha... gli diamo 22 e siamo tutti contenti :-)

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  6. State tutti parlando della stessa cosa, ma mi sembra che stiate guardando il dito e non la luna. Siamo diventati ISO, non omologati ma standardizzati. Abbiamo pensieri di destra, di sinistra e di centro. Voglia di gruppo e di identità, acquistabile con comode rate mensili e conforme ad una delle tre correnti prevalenti. Bianco, nero e grigio, si potrebbe dire. Pensieri preconfezionati - che corrispondono a giudizi preconfezionati. Oriana, come purtroppo spesso noi, non applichiamo più la capacità di discernimento, il necessario per dire: ogni caso è a se stante. Il prossimo passo, il rogo dei giudici. Non perchè rossi, ma perchè costretti per professione a scegliere e non sparar pareri.

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  7. e, dimenticavo, soprattutto, tutti abbiamo il diritto di essere spettatori di drammi privati e privatissimi dove solo la dignità imporrebbe un minimo di silenzio, forse non consono ad una società rissosa e becera (di cui sono figlio)

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  8. Alla faccia del dibattito! Un paio di cose al volo su un post che pensavo assolutamente inoffensivo: non credo che il divorzio abbia una qualche responsabilità per la crisi della famiglia... Quale crisi poi? Per l'ennesima muta formale sarebbe meglio dire. Nuove famiglie per nuove esigenze sociali e culturali, il giudizio se era meglio prima o adesso è personale. Ed è ancora un po' presto per parlarne con un ragionevole distacco.

    Ciò non toglie che ci si possa togliere il lusso di essere assertivi, purché le proprie affermazioni non diventino gabbie dalle quali non si riesce più a fuggire :o)

    Per i colori, infine, non sono granché d'accordo, vedo molte più tinte di bianco, nero e grigio, ma anche fosse: i grigi non sono 16 milioni?

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  9. Certo che i Grigi (come quelli di X - File) sono 16 milioni. Ore 23:40 Accendete la TV, su Rai Uno, Due, Tre, Rete 4, Canale 5, Italia Uno, La 7 : trasmettono contemporaneamente MeDIOeVo.

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  10. 16 milioni sono le scale di grigio... intendo la scala delle temperature cromatiche espresse in kelvin dei colori.. perchè anche il grigio è un colore.. poi dipende dalla durezza della carta.. dal filtro che si usa, da come contrastiamo la pellicola in fase di sviluppo..... etc. etc.

    i grigi di x files.... non voglio fare commenti che non sono a casa mia


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